Era il 17 febbraio scorso quando è stata aggredita dai bulli davanti ai cancelli della della scuola Virgilio di Ardea. A distanza di due settimane la ragazzina, che ha denunciato i bulli per le violenza subite, torna a ricevere minacce, questa volta su Instagram: “Il coltello che ti abbiamo fatto vedere a Pomezia te lo piantiamo. Stai attenta per la prossima settimana, torniamo”, pare le abbiano scritto da un profilo anonimo che ora è stato chiuso.
A rendere noto il fatto è la mamma dell’adolescente, come si legge in un articolo pubblicato oggi su La Repubblica:
“Sono arrivati messaggi da un profilo anonimo che, adesso, è scomparso. Abbiamo subito denunciato tutto nuovamente ai carabinieri ed è a loro che rivolgo il mio appello: sbrigatevi, non vorrei si arrivasse in ritardo.“
L’aggressione ai danni della 13enne, però, non è stato un episodio isolato. Era il 2020 infatti quando un gruppo composto da una decina di ragazzini ha iniziato a prendere di mira l’adolescente, accerchiandola fuori scuola e inviandole messaggi minatori su Instagram come “Piglia il coltello e ammazzati” o “C’hai paura che te menamo?”. A capo della “banda” ci sarebbe una coetanea della 13enne, già identificata, che frequenta la sua stessa scuola. La domenica precedente all’aggressione fuori scuola invece, mentre si trovava a Pomezia con alcuni amici, avrebbe incontrato alcuni ragazzini con i coltelli in mano che avrebbero voluto picchiare un amico della ragazzina, ma lei si sarebbe opposta: è a questo episodio, probabilmente, che hanno fatto riferimento quando l’hanno contattata recentemente su Instagram. Nel frattempo la giovanissima è ritornata a scuola ma ha paura. Il trauma per quanto le è accaduto è forte. Intorno alla scuola media Virgilio ci sono pattuglie dei carabinieri per controllare che non accada nulla.
“Sono preoccupata per mia figlia e una mamma mi ha riferito che le è stato detto che ci siamo messi contro gente pericolosa. Io confido nelle istituzioni“, ha raccontato la mamma della ragazza.
Dall’aggressione, però, l’attenzione sulla vicenda è ancora più alta e la preoccupazione è aumentata: “Siamo già in cura dallo psicologo, hanno rovinato l’adolescenza di mia figlia”.
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