Occupazione del liceo Picasso questa mattina a Pomezia. La protesta, guidata dagli studenti della sigla Osa (Opposizione Studentesca d’Alternativa), nasce dalla volontà di denunciare le condizioni di degrado e insicurezza in cui versa la scuola (abbiamo documentato mesi fa la questione in questo video).
Gli studenti spiegano che da anni segnalano i problemi senza ricevere risposte concrete dalle istituzioni. Accusano la politica di investire fondi in armamenti invece che nell’istruzione e sostengono che la vera emergenza non siano i telefoni cellulari, ma edifici scolastici poco sicuri.
L’occupazione del liceo Picasso si inserisce nel solco dello sciopero generale studentesco del 22 settembre e nelle numerose mobilitazioni che stanno interessando le scuole in tutta Italia.
Oltre alla denuncia sullo stato della scuola, gli studenti hanno collegato la protesta a un atto di solidarietà internazionale. Hanno infatti espresso sostegno alla Sumud Flotilla, l’iniziativa umanitaria internazionale che ha l’obiettivo di rompere il blocco israeliano della striscia di Gaza. Questo al fine di rifornire di viveri e medicinali la popolazione palestinese, affetta dalla carestia come conseguenza dei combattimenti nella Striscia.
Per i ragazzi, l’istruzione deve garantire non solo spazi sicuri ma anche la formazione di cittadini consapevoli, capaci di schierarsi contro le ingiustizie ovunque esse si verifichino.
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